Deep Web e Dark Web: cosa nasconde il lato oscuro di Internet
Deep Web e Dark Web sono termini usati spesso in modo interscambiabile, ma in realtà non si tratta di sinonimi poiché fanno riferimento a due diversi territori che formano il vasto mondo digitale.
Il Deep Web rappresenta la parte nascosta di internet, mentre il Dark Web costituisce una porzione del Deep Web dedicata prevalentemente ad attività che richiedono massimo anonimato.
Nei due livelli più remoti dell’Internet profondo si annidano i pericoli correlati al cyber risk. A conferma di questa realtà, il Rapporto Clusit 2025 sulla sicurezza ICT in Italia e nel mondo ha censito 3.541 attacchi informatici gravi a livello globale nel 2024, con una crescita del 27% rispetto all’anno precedente.
Cos’è il Deep Web e come si accede
Il Deep Web, nell’accezione italiana “web profondo” o “web sommerso”, è l’insieme delle risorse presenti sul web che non sono indicizzate dai normali motori di ricerca. L’attività degli utenti che operano all’interno del Deep Web è protetta dall’anonimato e non può essere analizzata.
Per meglio comprendere la quantità di dati presente nel Deep Web, si usa la metafora dell’iceberg: la parte visibile corrisponde al surface web (web accessibile), mentre la parte sommersa rappresenta il web profondo.
Nella maggior parte dei casi, per accedere al Deep Web non sono necessari strumenti speciali. Molti contenuti del Deep Web sono accessibili attraverso:
- login diretti a servizi privati (email, home banking, aree riservate)
- database specifici e archivi digitali
- pagine dinamiche generate su richiesta
- contenuti dietro paywall o registrazione.
Cosa si può trovare nel Deep Web
Ma, esattamente nel Deep Web cosa si trova? I documenti presenti nel Deep Web possono essere suddivisi nelle seguenti categorie:
- contenuti dinamici: pagine web che il server genera sul momento;
- pagine non collegate: siti non linkati da altre pagine web;
- pagine ad accesso ristretto: siti che richiedono una registrazione o limitano l’accesso ai motori di ricerca;
- script: pagine raggiungibili solo attraverso link realizzati in JavaScript o Flash;
- contenuti non di testo: file multimediali, archivi Usenet e documenti non HTML;
- software di anonimizzazione: come Tor e I2P per la navigazione anonima.
Dark web: cosa si trova e come funziona
Dark web, in italiano “web oscuro“, definisce i contenuti del World Wide Web presenti nelle darknet, ovvero reti virtuali private accessibili solo tramite specifici software o particolari configurazioni di rete.
A differenza del Deep Web, il Dark Web è progettato intenzionalmente per mantenere nascosta l’identità degli utenti e degli operatori dei siti web. La navigazione, al suo interno, avviene attraverso browser specializzati che mascherano l’indirizzo IP e criptano il traffico dati.
Per entrare nel Dark Web sono necessari software specifici:
- Ror Browser: il più comune per accedere a siti .onion
- I2P: rete anonima per scambio di dati crittografati
- Freenet: rete peer-to-peer decentralizzata.
Il cuore del Dark Web è il Black Market, un mercato illegale dove si possono acquistare:
- sostanze stupefacenti e medicinali illegali
- documenti d’identità falsi e carte di credito clonate
- armi e materiale esplosivo
- malware e strumenti per attacchi informatici
- dati trafugati ad aziende e istituzioni.
Deep Web vs Dark Web: cosa cambia davvero
La differenza tra Deep Web e Dark Web sta nella loro natura e accessibilità:
- Il Deep Web comprende tutti i contenuti del web che non sono indicizzati dai motori di ricerca. Si tratta di contenuti per lo più leciti e non visibili per motivi tecnici;
- Il Dark Web è una seziona nascosta del Deep Web, accessibile solo tramite software specifici che offrono un elevato livello di anonimato degli utenti.
Il web oscuro è quindi un sottoinsieme del Deep Web ed è rappresentato dalla punta inferiore della parte sommersa dell’iceberg.
Che cosa si rischia nel Dark Web
I principali rischi del Dark Web includono:
1. Minacce informatiche
- keylogger: software per rubare password
- botnet: reti di computer infetti controllati a distanza
- ransomware: malware che cripta i dati chiedendo riscatti
- phishing: truffe per rubare credenziali.
2. Rischi legali e di sicurezza
- esposizione a contenuti illegali
- possibili conseguenze legali per attività illecite
- infezioni da malware scaricando file sospetti
- truffe finanziarie attraverso pagamenti in criptovalute.
Navigare nel Deep Web: come farlo in sicurezza
Il Deep Web può essere visualizzato in diverse modalità, ma richiede sempre cautela.
Molti contenuti del Deep Web sono accessibili attraverso ricerche specifiche su database accademici, archivi digitali e piattaforme specializzate.
Per navigare in sicurezza nel Deep Web è fondamentale:
- usare sempre VPN e software di anonimizzazione
- non scaricare file da fonti non verificate
- evitare transazioni con criptovalute su siti sospetti
- mantenere aggiornati antivirus e sistemi operativi.
Deep Web-Dark Web: la linea sottile che li divide
Il web sommerso può essere costituito da pagine non reperibili dai motori di ricerca semplicemente perché ritenute poco rilevanti per essere indicizzate, ma a cui è possibile accedere conoscendone l’indirizzo o attraverso i link presenti in altri siti del web profondo.
Al contrario, le pagine create nel Dark Web sono intenzionalmente mantenute segrete e sfuggono a qualsiasi controllo. In aggiunta, un’altra caratteristica della rete oscura sono i pagamenti basati sulle criptovalute, in particolare Bitcoin, che gli hacker chiedono in cambio della restituzione di dati sottratti per mezzo di attacchi ransomware.