Assurance ESG, cosa è
Nell’economia moderna, attenta non soltanto al profitto, ma anche all’impatto che le attività d’impresa hanno sull’ambiente e sui territori in cui le stesse operano, i criteri ESG sono sempre più rispettati e l’acronimo ESG è sempre più citato nelle comunicazioni e nei report aziendali.
Al punto che oggi le aziende più attente alla propria reputazione ESG non si limitano a comunicare all’esterno i report utili a comunicare la propria politica ESG, ma compiono un passo avanti ulteriore, decidendo di certificare le informazioni ESG, tramite un soggetto terzo indipendente.
L’assurance ESG è un giudizio rilasciato da una terza parte indipendente, che verifica e certifica le informazioni contenute nei report di sostenibilità di un’azienda, valutandone la conformità e l’accuratezza, così da attribuire alle informazioni fornite una credibilità maggiore, rafforzando la trasparenza e l’immagine complessiva dell’azienda.
Questo processo di certificazione ricorda molto da vicino quello che avviene in relazione ai dati finanziari, attraverso figure come i revisori dei conti, con la differenza che in questo caso il focus su sposta su dati di natura non strettamente finanziari.
Assurance ESG: come funziona
Un normale processo di assurance ESG prevede, come detto che un’azienda decida in maniera autonoma di sottoporre i propri dati ESG a una verifica da parte di un soggetto terzo indipendente, in modo da dare maggior valore ai propri processi ESG.
Gli elementi fondamentali di un processo di assurance ESG sono due:
- assenza di un obbligo normativo: l’azienda si rivolge a un certificatore esterno non perché è obbligata a farlo, ma perché in maniera autonoma decide di far valutare i suoi dati a un soggetto indipendete esterno ed estraneo;
- indipendenza e terzietà del soggetto certificatore: affinché sia realmente efficace, la certificazione dei dati ESG deve essere compiuta da una terza parte indipendente e autonoma dall’azienda che viene valutata.
I criteri ESG aiutano il business: dalla conformità al vantaggio competitivo strategico per le imprese
I criteri ESG, quindi, non sono più solo un obbligo normativo, ma una leva strategica per aumentare le opportunità delle aziende. Questa sigla, ormai centrale nei dibattiti economici, rappresenta il punto d’incontro tra governance solida, fiducia dei mercati e responsabilità sociale, tracciando un percorso chiaro verso la sostenibilità e l’innovazione.
Quando un’impresa comprende il vero significato degli ESG nel proprio percorso di sviluppo, inizia a ripensare processi, metriche e comunicazione. I criteri ESG diventano così una bussola strategica per definire obiettivi concreti, individuare impatti misurabili e gestire in modo proattivo i rischi ambientali, sociali e di governance.
Il bilancio di sostenibilità assume così un valore che va oltre la conformità normativa: racconta la coerenza e la responsabilità dell’impresa verso i propri stakeholder. Allo stesso modo, certificazioni, rating ESG e ESG score non vanno intesi come semplici bollini da collezionare ed esporre, ma come indicatori di affidabilità e trasparenza dei dati raccolti internamente.
In un mercato in cui Fondi ESG e investitori orientati alla sostenibilità premiano le imprese più coerenti, la credibilità diventa in tal modo un vantaggio competitivo duraturo.
I mercati premiano la sostenibilità: cosa dice il KPMG ESG Assurance Index 2025
I dati confermano che l’attenzione ai criteri ESG è un fattore di successo per le aziende. A mettere nero su bianco i vantaggi della certificazione ESG è il KPMG ESG Assurance Maturity Index 2025, secondo cui:
- il 60% delle aziende attente alla rendicontazione ESG prevede un aumento della propria quota di mercato grazie a processi di verifica più strutturati e trasparenti. Un chiaro segnale di come l’assicurazione ESG stia evolvendo, passando da mero adempimento formale a vero strumento di competitività;
- le aziende considerate “leader” nel campo dell’assurance ESG ottengono punteggi medi superiori a 65/100, quasi il doppio rispetto a quelle ferme alle fasi iniziali. Un dato che conferma come verifiche indipendenti, governance solida e gestione strutturata dei dati di sostenibilità siano ormai parte integrante del modello aziendale e segno di una maturità ESG consolidata;
- oltre la metà delle organizzazioni più mature in materia di assurance prevede un incremento dei margini di profitto. In un contesto in cui il rischio ESG influisce sempre più su capitale e reputazione, le imprese che si preparano in anticipo diventano più resilienti, competitive e capaci di creare valore sostenibile;
- circa il 76% delle imprese si trova ancora nelle fasi iniziali o intermedie della maturità ESG. Ciò significa che chi investe oggi in certificazioni ESG strutturate e in processi di verifica robusti può ottenere un vantaggio competitivo concreto.
Certificazione ESG, dall’obbligo normativo all’opportunità strategica
Per lungo tempo, l’adozione di un sistema di rendicontazione non finanziaria e la sua verifica indipendente sono state percepite come un semplice obbligo. Oggi, invece, la certificazione ESG ha un valore più ampio: rappresenta uno strumento concreto per guidare la strategia aziendale e rafforzare la solidità dell’impresa.
La dimensione finanziaria degli ESG è ormai centrale nelle decisioni di allocazione del capitale. Investitori istituzionali, fondi pensione e banche valutano sempre più le performance di sostenibilità come indicatori di resilienza e affidabilità a lungo termine.
Le imprese che dimostrano maturità ESG attraverso un’assurance credibile ottengono condizioni di finanziamento più favorevoli: strumenti come sustainability-linked loan e green bond premiano chi è in grado di documentare l’impegno con dati verificati e obiettivi misurabili. Non si tratta solo di accedere a nuove fonti di capitale, ma anche di ridurre il costo del denaro e ampliare la platea di investitori interessati.
In questo scenario, l’assurance ESG diventa la garanzia che trasforma l’interesse degli investitori in fiducia concreta, consolidando il ruolo della sostenibilità come vero motore di valore finanziario.
Come si costruisce un percorso di assurance efficace
Un’assurance ESG davvero efficace parte da un impegno chiaro al vertice aziendale, che richiede di ripensare cultura, processi e governance.
In questa prospettiva, l’assurance diventa un indicatore di maturità organizzativa, una disciplina che integra la sostenibilità come componente strutturale della strategia aziendale.
Ogni impresa deve innanzitutto mappare i propri rischi ESG, identificando minacce legate all’ambiente, alla dimensione sociale, alla catena di fornitura e alla governance. Solo così è possibile definire metriche coerenti con gli obiettivi strategici.
Il percorso richiede tempo per migliorare la qualità dei dati, rafforzare i processi di controllo e collegare le prestazioni ESG alla strategia aziendale.
L’assurance non è un traguardo statico, ma un cammino di crescita progressiva, che spinge l’azienda a migliorare la qualità delle informazioni, la coerenza dei processi e la capacità di adattarsi al cambiamento.
Oltre la conformità: trasformare l’assurance ESG in opportunità
Considerare l’assurance ESG come un semplice adempimento non è più sufficiente. Il vero valore risiede nella visione strategica: nella capacità di trasformare la verifica in un processo di apprendimento collettivo, capace di generare innovazione, fiducia e nuove opportunità.
L’assurance ESG diventa così non solo uno strumento di conformità, ma una vera e propria palestra di futuro: uno spazio dove le aziende allenano la capacità di evolvere, interpretare le sfide e costruire valore sostenibile e duraturo.







